FASE 1 : la PRF è una qualità particolare di emoderivato che ha l’obiettivo primario di ottenere la fibrina del paziente in forma più o meno diluita a seconda delle indicazioni cliniche poste dal medico proctologo prima fase. Unitamente alla fibrina diluita del paziente stesso si otterrà inoltre, dalla sola parte più idonea a contenerli, i preziosi fattori di accrescimento cellulare del paziente. Dopo il prelievo il sangue del paziente verrà quindi inserito in centrifuga in una apposito contenitore e centrifugato con una dose di anticoagulante e con modalità del software della centrifuga idonee a produrre la migliore qualità di emoderivato ricco di fibrina del paziente.


FASE 2 : a centrifugazione terminata si otterrà dal sangue una quantità di plasma che verrà separato ed avviato per due differenti e ben distinti percorsi di emoderivato. Nell’immagine è ben visibile la quantità importante di plasma ottenuto dalla centrifugazione di 60 ml. di sangue venoso prelevato dal proctologo esperto di rigenerazione al paziente stesso.


FASE 3 : la prima parte del plasma è stata già prelevata ed avviata per un secondo percorso di centrifugazione idoneo ad ottenere la preziosa fibrina del plasma che ci è utile per riparare e formare plasticamente la trama del tessuto biologico danneggiato: l’obiettivo della fibrina naturale è di ottenere un’impalcatura ed una trama utilizzata per la ricostruzione cellulare biologica. In questa immagine però vediamo il prelievo dell’ultima porzione del plasma, quella più ricca dei preziosi fattori di accrescimento cellulare (Growth Factors) e che unitamente alla infiltrazione della fibrina rimarranno “imbrigliati” nella stessa durante l’inoculazione terapeutica, consentendo di prolungare nel tempo l’espressione dello stimolo staminale degli stessi fattori di accrescimento cellulare


FASE 4 : in questa immagine vediamo esclusivamente la quantità di 10 ml. circa di plasma molto ricco di fattori di accrescimento cellulare del paziente, mentre i precedenti 20 ml. di plasma sono già stati estratti ed inseriti in 2 distinte provette da 10 ml. ciascuna, provette necessarie all’ulteriore centrifugazione per ottenere anche la fibrina da tale plasma (vedi l’immagine 6°della centrifugazione della fibrina).


FASE 5 : l’immagine fotografica del sangue contenuto nella regione del cono capovolto mostra una regione “biancastra” posta tra il sangue intero di colore rosso scuro ed il plasma giallo del paziente. Tale zona biancastra è denominata “buffy coat” e rappresenta l’ammasso del citoscheletro dei globuli bianchi e ne contiene anche il DNA liberatosi dalle sole cellule nucleate del sangue del paziente. Si rammenta che i globuli rossi e le piastrine del paziente sono particolarissime cellule specializzate prive del nucleo cellulare.


FASE 6 : in questa immagine è stato invece fermato il destino differente della prima parte del plasma centrifugato: i primi 10 ml. di plasma sono infatti inseriti in una provetta sterile particolare ed usata per l’estrazione della fibrina dopo l’ulteriore sua centrifugazione.


FASE 7 : in questa immagine riempiamo anche una seconda provetta di ulteriori 10 ml. di plasma, che sono necessari sempre all’estrazione dal plasma della fibrina stessa. In totale verranno impiegati quindi in questo caso 20 ml. di plasma del paziente, divisi in due provette da 10 ml. ciascuna.


FASE 8 : vediamo ora le due provette con il plasma del paziente a fine lavoro di centrifugazione e dopo la riapertura della centrifuga stessa. L’emoderivato presente nelle due provette contiene la fibrina naturale diluita del paziente stesso che verrà maneggiata sterilmente con tempi più o meno rapidi e che sono in rapporto alla densità e fluidità desiderata dal medico specialista per l’utilizzo che della stessa fibrina naturale farà. Tale parametro è influenzabile anche in virtù della variabile quantità di anticoagulante utilizzato dallo specialista. La variabile qualità nella produzione di colla di fibrina naturale più o meno diluita, rappresenta un’ampia gamma di variabili qualità terapeutiche a disposizione dei differenti casi clinici da risolvere nei nostri pazienti proctologici.


FASE 9 : il plasma ricco di fattori di accrescimento cellulare del paziente può essere utilmente “termo foto attivato” immediatamente prima della terapia in appositi contenitori sterili monouso finalizzati a caricarli di energia sotto forma di Joule in condizioni di ipotermia del plasma a 4 C°T esposto ad appropriate lunghezze d’onda spettrofotometriche.


FASE 10 : il plasma ricco di fattori di accrescimento cellulare una volta termo foto attivati viene estratto dal Meta Cell Technology pronto alla sua massima azione terapeutica rigenerativa dopo soli 15 minuti dall’avvio.

FASE 11 : anche il gel di colla di fibrina diluita viene estratto al contempo dalle provette, una volta terminata la sua centrifugazione.

 


FASE 12 : i fattori di accrescimento cellulare termo foto attivati del paziente vengono inoculati nella lesione fistolosa dopo che la stessa è stata sterilizzata e bonificata con le opportune precedenti medicazioni indolori in anestesia locale.


FASE 13 : per la chiusura del tramite fistoloso e dei suoi orifizi interni ed esterni viene impiegata immediatamente dopo la colla di fibrina naturale più diluita del paziente e solo ad ultimo e successivamente la colla di fibrina in gel semisolido, come si vede nell’immagine sopra, al fine di sigillare naturalmente e riparare biologicamente gli orifizi fistolosi della lesione fistolosa perianale transfinterica.

“Dei tempi in cui intervenire con ognuno di questi rimedi e dell’apprendimento delle loro proprietà non parliamo, poiché appartengono ad uno stadio più avanzato dell’esercizio e degli studi di quest’arte.”

L’ARTE DELLA MEDICINA. IL MEDICO: Aforisma 13 di IPPOCRATE di KOS, Padre della Medicina.