slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
slot gacor
PRP: Tutte le fasi della terapia - Dott. Marco Cosimi

Fase 1: il sangue del paziente è stato appena prelevato (in questo caso clinico sono 60 ml.) e sta’ per essere centrifugato. La centrifuga è stata settata sul numero di giri necessari (2800 giri al minuto per 8 minuti)

Fase 2: il sangue del paziente è stato alloggiato all’interno della centrifuga con un contrappeso idoneo ed equivalente. La centrifuga è dotata di un particolare software che ha più programmi per tutte le esigenze cellulari staminali  o degli emoderivati e dei loro emocomponenti (come ad esempio la preparazione del fibrinogeno).

Fase 3: terminata la centrifugazione del sangue ed estratto dalla centrifuga si è ottenuto un plasma molto particolare e ricco di fattori di accrescimento cellulare, (definito gel piastrinico) che è separato dalla complessiva componente cellulare di scarto (che appare in rosso per la presenza del pigmento emoglobinico).

Fase 4: il prezioso gel piastrinico viene aspirato con movimenti delicati nella siringa operativa che è introdotta dentro il beccuccio di servizio del contenitore PLASMA X da 60 ml. adottato per centrifugare il sangue del paziente.

Fase 5: l’aspirazione del gel piastrinico avviene grazie alla rotazione delicata di un cursore dedicato posto sulla mano destra dell’operatore.

Fase 6: la parte finale del gel piastrinico è quella più ricca dei preziosi fattori di accrescimento cellulare i quali si fanno addirittura visibili ad occhio umano unitamente al citoscheletro delle piastrine e dei globuli bianchi e che appare sul punto di innesto sul cono e tra le due siringhe, con un colore più denso e giallo avorio che definiamo con il termine anglosassone di  “buffy coat”. Esso rappresenta meno dell’1% del volume totale del campione di sangue. Questo strato leucocitario e piastrinico è solitamente di colore biancastro. Questo strato contiene il DNA del paziente nel sangue: questo perché globuli rossi e piastrine sono definiti impropriamente come cellule non avendo un nucleo cellulare.

Fase 7: a questo punto ciò che di più prezioso possiamo estrarre dal sangue è estratto e pronto per essere inoculato nella ragade cronica del nostro paziente.

Fase 8: la ragade anale cronica di cui soffre il paziente, precedentemente anestetizzata e pulita del suo tessuto fibroso, verrà infiltrata con il gel piastrinico in modo assolutamente non percepibile dal nostro paziente. La procedura attuerà un rapido e graduale beneficio della sintomatologia dolorosa che grazie alla ricrescita cellulare ha l’obiettivo della guarigione definitiva della ragade anale con 1-2 PRP eseguite a distanza di 2 settimane tra loro.